Se negli anni passati, qualcuno mi avesse detto che un giorno sarei diventato presidente dell’Associazione lo avrei considerato un pazzo!
Un presidente di qualche anno fa, appena nominato, accettando la carica, fece una disamina e tra le altre cose disse “…da solo non credo di essere all’altezza del compito conferitomi, erano anni che non mi misuravo con certe problematiche, però con l’aiuto di tutte quelle persone che mi daranno la propria disponibilità, riuscirò a fare qualcosa di buono…”.
A distanza di qualche anno hanno proposto davvero a me di presiedere l’Associazione Corsa alla Spada e Palio. In un primo momento ero titubante, tant’è vero che le mille idee che mi frullavano in testa mi portavano a pensare che solo un “pazzo” avrebbe accettato; poi mi sono ricordato delle parole di quel presidente ed ho accolto con convinzione l'investitura, con il proposito e la volontà di chiedere l’aiuto di tutti.
Sono passati solo pochi giorni da quel 27 febbraio e la macchina organizzativa di questa manifestazione cardine della nostra città ha cominciato a muoversi fin da subito.
Le varie commissioni sono al lavoro, i contatti con i vari enti sono stati presi, i budget sono stati definiti. Da parte mia ho cercato di dare alla nostra rievocazione quel tocco “popolare” nel quale mi identifico e al quale sono particolarmente attaccato.
Certo che operare da “onesto lavoratore”, come ho fatto per trent’anni, è faticoso, dispendioso, spesso si sacrificano lavoro e tempo da dedicare alla famiglia, però è sicuramente divertente e pieno di soddisfazione.
Viverla da presidente, poi, è tutta un’altra cosa, forse è più piacevole perché vedi crescere le tue proposte, lavori su idee tue, anche col rischio che siano sbagliate, ma sono tue.
Le responsabilità sono tante e il peso delle decisioni si sente, nonostante ci siano tante persone che ti sono vicine e che ti aiutano in tutto e per tutto. Decidere è un rischio, ci sarà sempre qualcuno che ti dirà “sì, però…”.
Allora tanto vale che “sì però… a me piace così!”
Ho cercato e cercherò di fare quanto possibile, insieme a tutti i volontari che lavorano duramente per la migliore riuscita della Corsa alla Spada. Non mi identifico in “armiamoci e partite”.
Confrontiamoci, critichiamoci, cresciamo, e lavoriamo insieme per il bene della nostra rievocazione storica.
Un saluto
Il Presidente
Giuseppe Corridoni